Bobby Sands è morto dopo 66 giorni di sciopero della fame. Thaer Halahla e Bilal Diab sono 2 dei 10 palestinesi in detenzione amministrativa, in Israele, che sono in sciopero della fama da 70 giorni.
Le richieste cerebrali di glucosio ammontano a 4 g/ora, mentre quelle
dei tessuti anaerobici si attestano a 1,5 g/ora. Dal momento che il
fegato non riesce a ricavare dalla glicogenolisi più di 3 g di glucosio
all'ora, è costretto ad attivare una via metabolica "di emergenza",
chiamata gluconeogenesi: il glucosio viene sintetizzato da altri elementi. Cervello, muscoli e globuli rossi hanno bisogno di glucosio per funzionare.
Nelle fasi iniziali la glucogenesi è in grado di produrre anche oltre 100 g di glucosio al giorno, ma
presto l'efficienza di questo processo diminuisce a circa 75 g/die. A
differenza del primo, questo quantitativo non è più sufficiente a
garantire un adeguato rifornimento di glucosio al cervello. Quest'organo
è quindi costretto a ricorrere in maniera sempre più importante ai corpi chetonici, tre molecole solubili in acqua derivanti dall'ossidazione dei grassi in condizioni di carenza di glucosio. L'iperproduzione di corpi chetonici (chetosi), pur prolungando di qualche giorno la
sopravvivenza dell'organismo, causa un'importante incremento dell'acidità ematica.
Nel digiuno di media durata, che si estende fino al
ventiquattresimo giorno di privazione alimentare, aumenta sempre più il
ricorso degli altri tessuti all'ossidazione lipidica, in un'ottica
generale di massimo risparmio del glucosio ematico.
oltre il 24° giorno. Il corpo ha ormai sfruttato tutte le risorse proteiche, comprese le proteine plasmatiche. Il cocktail tra chetosi, abbattimento delle difese
immunitarie, disidratazione e ridotta efficienza respiratoria (data dal catabolismo delle proteine del diaframma e dei muscoli intercostali) condanna l'individuo alla morte.
Thaer Halahla e Bilal Dia, assieme ad altri prigionieri politici, rinchiusi in prigione senza neanche un processo, senza discutere se regolare o meno, ma un processo, hanno scavalcato il solco del 24esimo giorno ormai da tempo. Halahla è chiuso, privato della sua libertà, senza processo, da 22 mesi. Ha perso 22 mesi della sua vita, ha perso 660 giorni con la figlia e la moglie, ha perso 15.840 ore della sua esistenza senza motivo ma solo per la violenza esercitata da uno Stato nei confronti di un cittadino dei Territori che quello Stato occupa da sessanta anni.
Il loro destino è segnato ma noi stiamo a guardare, silenti, conniventi.
Ieri sono andata a vedere "Hunger". Un film di poche parole, molte immagini fatte di dettagli come le piaghe sulla pelle di Bobby Sands.
Non posso fare altro che riflettere e cercare altre persone con cui riflettere.